Carissimi docenti,
Siamo ormai prossimi alla conclusione dell’anno scolastico. Le gratificazioni e le difficoltà non sono mancate. Gli ostacoli sono stati superati. Le gioie del lavoro ci hanno ulteriormente motivati. La qualità delle relazioni umane e professionali ha assolutamente caratterizzato la nostra presenza nell’ambiente scolastico. Tuttavia registriamo una fragilità emotiva e, a volte, una caduta di ideali. Siamo tutti più sensibili e vulnerabili.
Vi sono grato per il vostro impegno didattico nel fare realizzare alla nostra popolazione scolastica le variegate e plurali iniziative a proposito dell’acquisizione della mentalità e del significato della forma sinodale come ordinario stile di vita da incarnare in famiglia, nella società e nella Chiesa. È pervenuto un ricco materiale didattico.
In merito alla tematica sinodale sono stati anche preparate due importanti sintesi in seguito all’incontro e al confronto formativo che abbiamo avuto l’anno scorso. Sono state inizialmente preparate due redazioni, poi è stato redatto un unico testo. Dobbiamo per questo ringraziare i docenti Luigi Romana e Rosalinda Parisi.
Il periodo delle vacanze è il momento più utile per riprendere le nostre energie e riscoprire dentro di noi altre e più ricche risorse che non sappiamo di avere. Esso è un momento di grazia e di ri-creazione.
Vi scrivo per comunicarvi una nuova proposta in merito all’esperienza formativa che abbiamo fatto ogni anno nei primi giorni di agosto. Il nostro Vescovo – come avete appreso de visu et de auditu – si aspetta dagli insegnanti di religione cattolica, come testimoni diretti e autorevoli del mondo scolastico, una loro lettura e interpretazione del sentire e del vissuto del mondo della Scuola in ordine alla proposta cristiana e al riflesso ideale della prossima celebrazione del XII sinodo diocesano.
Quest’anno, diversamente come avevano programmato, l’esperienza formativa comprende due momenti in date e luoghi diversi. Il primo momento segue il seguente programma:
La partecipazione ai due momenti di riflessione è tenuta in grande considerazione. In attesa di incontrarci vi auguro di cuore ogni bene, tutto il Bene.
Il Responsabile Fra Salvatore Vacca ofm capp.
Il Vescovo, Mons. Giuseppe Marciante, desidera anche coinvolgere nei lavori sinodali la preziosa e carismatica presenza della nostra giovane popolazione scolastica per aiutare la Chiesa di Cefalù a far germogliare sogni, suscitare profezie e visioni, far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni, risuscitare un’alba di speranza, imparare l’uno dall’altro, e creare un immaginario positivo che illumini le menti, riscaldi i cuori, ridoni forza alle mani.
Vogliamo portare e tradurre con il Vostro consenso nell’ambiente scolastico i valori costitutivi di una Chiesa sinodale attraverso la presentazione di un materiale didattico utile e importante, -che qui viele allegato-,costituito di disegni da colorare, contenuti video, narrazioni letterarie, dispense, elaborazioni di testi.
Il materiale didattico è il frutto di diversi incontri e confronti dei nostri insegnanti di Religione Cattolica nei diversi ordini di Scuola. Esso verrà pubblicato dalla diocesi di Cefalù per indicare alla nostra cara popolazione scolastica il sinodo come stile di vita che rivela il valore della parola come impegno e responsabilità e presenta il dialogo come condivisione di ideali e relazione umana.
Le attività scolastiche, proposte nel materiale che presentiamo, aiutano gli alunni e le alunne, preparandoli al futuro, a sviluppare l’intelligenza emotiva, a socializzare tra di loro, a coinvolgersi in un progetto condiviso e inclusivo di apprendimento, in cui nessuno viene discriminato e escluso e gli stessi insegnati sono inclusivi.
Gli alunni e le alunne vengono così formati a lavorare insieme in classe e a gestire concretamente i loro rapporti con i compagni e i professori in un processo di ricerca della verità e di riconoscimento della dignità ad ogni essere umano. Una classe, in cui gli alunni e le alunne sono completamente diversi, può trasformarsi in un grande laboratorio in cui tutti apprendono l’arte del rispetto, dell’ascolto, della fiducia, della libertà, della cura e della premura.
L’incontro, l’ascolto e il dialogo, che non è una molteplicità di monologhi, costruiscono uno stile di vita che, aiutando nell’amicizia sociale, si fa la via maestra verso una nuova cultura, perché si presuppone il rispetto sincero del punto di vista dell’altro.
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